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mercoledì 13 luglio 2011

L’amministrazione Obama si prepara a lanciare una guerra totale a terra in Libia con l’ampliamento degli attacchi con i droni all’interno dello Yemen e Pakistan.
Navi da guerra statunitensi sono state spostate verso la costa mediterranea della Siria, proprio in linea con le previsioni che il Gruppo Bilderberg ha delineato nell’ultimo incontro di St. Moritz, ossia di lanciare una massiccia guerra in Medio Oriente. Sembra che la Siria sia, con la Libia, il suo obiettivo primario.
Entro ottobre gli Stati Uniti hanno pianificato l’invasione di terra della Libia, ma stanno pianificando anche l’apertura contemporanea di un nuovo fronte in Siria. Non a caso la nave anfibia USS Bataan ed altre unità navali, con un totale di 2000 marines, 6 bombardieri e 15 elicotteri d’attacco sono stati dislocati in prossimità delle coste della Siria. Inoltre, gli Stati Uniti avrebbero già disposto l’avvicinamento di un’intera flotta composta da diverse portaerei verso lo stretto di Gibilterra per settembre-ottobre.
Secondo alcuni esperti questa imponente concentrazione di unità navali di intercettazione missilistica fa pensare che Washington si voglia preparare per contrastare un eventuale massiccia risposta bellica della Siria ed altri paesi amici. Pare che la Siria si preparerebbe ad una risposta missilistica, inoltre gli Hezbollah, su avvertimento dell’intelligence iraniano, avrebbero spostato le loro batterie missilistiche dal nord del Libano verso aree situate nel centro del paese, “fuori campo di un possibile operazione americana in Siria”.
Jim Tucker, veterano giornalista ed esperto storico delle strategie del gruppo Bilderberg, aveva già spiegato che il Bilderberg nella riunione del 2010 aveva pianificato una grande guerra in Medio Oriente e l’invasione dell’Iran. La Libia è solo l’inizio, la “miccia”.
Lunedì 13 giugno 2011 il giornalista Adrian Salbuchi ha riferito a Russia Today che l’ “agenda nascosta” del Bilderberg di St. Moritz si è focalizzata per un intervento armato in Medio oriente. L’intervento armato potrà concretizzarsi non prima di aver accuratamente destabilizzato l’intera area del Medio Oriente. La Siria è, secondo questa agenda segreta, il primo paese da attaccare.
Tutti gli eventi preventivamente decisi dai poteri occulti si sono avverati: secondo fonti umanitarie in Siria, dall’inizio delle proteste, sono morti circa 1.300 civili, 300 tra soldati e poliziotti e migliaia di siriani sono disperatamente fuggiti dal paese.
Gli Stati Uniti ritengono che il loro intervento sia peculiare per “salvare vite umane” dalla repressione dittatoriale. In pratica l’amministrazione Obama starebbe per sferzare, con la sua forza bellica, un imponente “intervento umanitario”. I manifestanti in Bahrain e Arabia Saudita? Ve li ricordate? Sono stati vittime di brutali repressioni del governo, ma il governo degli Stati Uniti ha preferito chiudere entrambi gli occhi.
Molti si domandano come gli Stati Uniti possano permettersi di iniziare una nuova grande guerra visto che sono già impegnati in altri due principali invasioni e in una serie di altri conflitti regionali. L’economia statunitense è ormai in delirio, ma gli Stati Uniti continuano a fare guerre su più fronti. Un vero mistero.
Traduzione riassuntiva e adattamento linguistico: Edoardo Capuano / Fonte: infowars.com

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