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lunedì 21 marzo 2011

Ecco come descrive il 150 anniversario dell'Unità d'Italia un sito clericale (www.pontifex.roma.it):

Quest’anno ricorre il 150° anniversario dell’attacco che la Rivoluzione sferrò contro i popoli italiani con l’ausilio dello Stato sabaudo, al quale la massoneria internazionale aveva affidato il ruolo di portabandiera. Furono invasi manu militari - e senza dichiarazione di guerra - territori pacifici e spodestati i legittimi regnanti; furono annessi ai possedimenti piemontesi con falsi plebisciti; furono depredati tesori di Stato e ricchezze private; furono commesse violenze inaudite ancora nascoste nel segreto di archivi inaccessibili. L’esito fu la scomparsa di regni millenari, come quello Pontificio, o dalla storia gloriosa e secolare, come le Due Sicilie, e la nascita di un nuovo Stato concepito da chi “pensava all’inglese e si esprimeva in francese” con l’intenzione di cancellare le identità dei singoli popoli italiani ed in particolare quei connotati spirituali che, soli, erano i fili che le legavano tutte: la fede e la tradizione. Quel che è seguito è la radice dei  ...
... “mali italiani” – etici, culturali, politici ed economici -, della mancanza di un’identità nazionale nella quale riconoscersi, della demonizzazione e dell’emarginazione di intere parti del Paese, della permanente spaccatura in fazioni che ha caratterizzato la storia di quest’ultimo secolo e mezzo.


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