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lunedì 7 marzo 2011

FIGLI DELLA TERRA

di Carta mondiale dei migranti
Poiché apparteniamo alla Terra, ogni individuo deve poter circolare e insediarsi ovunque desideri su questo pianeta.
Ogni persona deve potersi spostare liberamente dalla campagna verso la città, dalla città verso la campagna, da una provincia ad un’altra e da un Paese a qualsiasi altro.
Le leggi relative ai visti e ai lasciapassare come tutte le leggi e le procedure che limitano la libertà di circolazione e d’insediamento devono essere abrogate. I migranti di tutto il mondo devono poter godere degli stessi diritti dei gruppi nazionali e assumere le stesse responsabilità in tutti i campi essenziali della vita economica, politica, culturale e sociale. Deve essere loro riconosciuto il diritto di votare e di essere eletti in tutti gli organi legislativi.
I migranti devono avere il diritto di parlare e di condividere la loro lingua madre, di promuovere le loro culture e i loro costumi tradizionali come pure di praticare la loro religione.
Le migranti e i migranti devono poter godere dello stesso diritto di esercitare un’attività commerciale dovunque desiderino, di dedicarsi all’industria o di scegliere un mestiere, manuale o meno che sia, e qualsiasi professione permessa ai gruppi nazionali, in modo tale da assumere la loro parte di responsabilità nella produzione della ricchezza necessaria allo sviluppo e alla soddisfazione di tutti.
La terra deve essere ripartita tra quanti la lavorano. Le restrizioni alla proprietà privata della terra imposte da ragioni di ordine etnico e/o nazionale devono essere abolite a vantaggio di una nuova visione di una relazione responsabile tra gli esseri umani e la terra.
I migranti, allo stesso titolo dei gruppi nazionali, devono essere uguali di fronte alla legge. Nessuno deve essere imprigionato o deportato e subire una restrizione alla propria libertà senza che la sua causa sia stata equamente ascoltata e difesa.
Tutte le leggi che prevedono una distinzione basata sull’origine nazionale, sulla situazione matrimoniale e/o giuridica o sulle convinzioni personali devono essere abolite.
I diritti umani sono inalienabili e indivisibili e devono essere uguali per tutti. La legge deve garantire a tutti i migranti il diritto alla libertà d’espressione, di organizzazione, di riunione, di culto e il diritto a dare ai propri figli l’educazione da essi scelta.
Il lavoro e la sicurezza devono essere assicurati ad ogni migrante. Tutti i lavoratori hanno il diritto di unirsi e di formare sindacati.
I migranti e le migranti devono ricevere un salario uguale a parità di lavoro e avere la possibilità di trasferire il frutto del loro lavoro, senza alcuna restrizione, contribuendo al sistema di solidarietà necessario alla società di residenza.
L’accesso all’educazione e all’istruzione deve essere garantito a tutti i migranti e ai loro figli. L’istruzione deve essere gratuita, universale e identica per tutti i bambini. Gli studi superiori e la formazione professionale devono essere accessibili a tutti in una nuova visione di dialogo interculturale. Nella cultura, nello sport e nell’educazione, ogni distinzione fondata sull’origine nazionale deve essere abolita.
I migranti devono avere il diritto all’alloggio. Tutti gli individui devono avere il diritto di abitare nel luogo di loro scelta, di essere alloggiati in modo degno e di assicurare alla propria famiglia la stessa comodità e sicurezza garantite ai gruppi nazionali.
I migranti aspirano ad avere, come tutti gli altri, l’opportunità e la responsabilità di affrontare insieme le sfide attuali (alloggio, alimentazione, sanità, ecc...).
L’obiettivo dei principi enunciati in questa Carta mondiale dei migranti è di contribuire all’eliminazione di tutti i sistemi segregazionisti e alla nascita di un mondo plurale, responsabile e solidale.

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