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domenica 31 luglio 2011

VOGLIAMO UNA MARCIA CHE SI DISSOCI DALLE GUERRE CHE VIOLANO LA NOSTRA COSTITUZIONE
di Laura Tussi

La seguente lettera redatta dalla nostra redattrice Laura Tussi è stata sottoscritta dalla nostra redazione e dal Comitato Promotore Obiezione alle Spese Militari che l'ha inviata alla Tavola della Pace.

Cari promotori della Perugia-Assisi
concorderete di sicuro che qualsiasi guerra è un crimine contro l'umanità e che pertanto devono cessare le guerre neocoloniali in Libia e in Afganistan, anche e soprattutto perché ammantate di ragioni umanitarie e di difesa della libertà. L'umanità necessita della smilitarizzazione dei conflitti, del disarmo, della pace ed è necessaria l'accoglienza e l'assistenza di tutti i profughi e i migranti, vittime della guerra. Auspichiamo un movimento di protesta dei popoli contro la barbarie per contestare, con l'affissione delle bandiere di pace e con manifestazioni nonviolente, tutte le guerre, sia civili sia, appunto, le cosiddette guerre ipocritamente definite umanitarie o di legittima difesa.
Il movimento in favore della pace deve nascere, come è accaduto in passato, da un sentimento laico condiviso di valori e di credi in cui si rispecchia il pacifismo, l'azione nonviolenta, in una presa di coscienza e di posizione collettiva, ma soprattutto a partire da ogni singolo individuo. L’idea di Pace deve investire la coscienza di ognuno di noi, di ogni essere umano, donne e uomini, in quanto attori e costruttori nel quotidiano e nel presente di contesti di dialogo.
Il valore del sentimento globale e mondiale di pace consiste, in primis, nell’osservare e constatare che ogni soggetto singolo, ogni individuo è ontologicamente promotore di pace, in quanto essere pensante e comunicativo e raziocinante: la pace negli affetti, il confronto costruttivo nelle relazioni, l’interscambio positivo negli ambiti di lavoro, nelle istituzioni, nella scuola…insomma nell’attualità del vivere ordinario e di ogni giorno. Passo per passo, momento per momento, ogni persona per la pace diviene creatrice di accordo e conciliazione, fautrice di bene e portatrice intrinseca di valore. Un valore universale e umano che viene calpestato dalle prepotenti decisioni governative, dettate dalle più bieche ragioni di stato di qualche "presidente di governo", sospinto da volontà estremamente nazionaliste, da manovre di potenza miranti a conservare, in una logica schiacciante e capitalistica, il potere sul mondo.
Il "Dio petrolio" funge da pretesto per queste manovre belliche di menti votate alla follia, ottenebrate dall’arrivismo più esasperato, a scapito delle vite umane e della dignità dell’umanità.
Abbiamo assistito a bombardamenti ed evoluzioni belliche, meglio considerabili come messe in scena di conflitto tra i grandi della terra, che alla fine si spartiscono "il bottino", dietro occulte connivenze, a scapito del popolo sottomesso, senza considerazione per il valore dell’umanità e per l’integrità della stessa.
L’età contemporanea, l’era planetaria attuale, esige la risoluzione di esigenze e problematiche ben più pressanti delle guerre, che non coincidono con politiche distruttive ed omicide antiumanitarie, o con lo sterminio e sottomissione di un nemico considerato negativo ed inferiore perché "altro" e "diverso" dal modello di un Occidente supposto emancipato,e presunto essere aperto al progresso.
Le questioni pressanti da risolvere e i gravi problemi planetari sono ben altri rispetto alle spietate logiche belliche vendicative, intrise di orgoglio e superbia nazionalista: dalla grave situazione di degrado ambientale del pianeta, alla ricerca di energie alternative, alla risoluzione della fame nel mondo. La globalizzazione economica viene perseguita a tutti i costi, anche con mezzi illegittimi, ma possiede una crepa incolmabile: la crescita della coscienza dell’umanità intera.
La pace è condivisione di idee, di valori, di opinioni con il fratello, amico e compagno è confronto e costruzione di progetti e speranze, di gioie e dolori, di successi e delusioni, è portare gli uni il peso degli "altri" tramite la tenerezza della dedizione, del dono. La pace è futuro e sarà promotore ed attore di pace chi gioiosamente raggiungerà la meta della condivisione di ogni alterità e diversità nell’altro da noi. Non costruiremo pace se non siamo in grado di trovarci ricchi e importanti gli uni per gli altri, nelle nostre reciproche ed imprescindibili differenze.
Le istanze ed i valori sopra richiamati, benissimo espressi dal manifesto di convocazione della Marcia del 50enario, hanno però bisogno, per concretizzarsi quale materia di responsabilità individuale e collettiva, di un esplicito riferimento, da parte vostra, alla necessità che la nostra Costituzione non venga contraddetta dalle due guerre, che abbiamo citato, in cui l'Italia è attivamente coinvolta.
Sottacere questa realtà, come finora voi fate nel modo in cui comunicate , significa, nei fatti, dare una mano a chi si pone fuori dalla legalità repubblicana e costituzionale; e, nei fatti, tradire la vera volontà dei marciatori, che ripudiano le guerre, non solo in generale ed in astratto, ma partendo da quelle che violano la Costituzione del Paese cui appartengono ed il cui governo eleggono.
Siete in tempo per rimettere nei corretti binari l'iniziativa che state organizzando e vi invitiamo "capitinianamente" a farlo.
Firmato: il CP OSM
LAURA TUSSI: Comitato Promotore Obiezione alle Spese Militari


Venerdì 08 Luglio,2011 Ore: 17:30
 
 

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